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Pennsylvania sempre piu’ Clinton?

aprile 21, 2008
West Chester, Pennsylvania – Se questo sobborgo a ovest di Philadelphia e’ in qualche modo rappresentativo dello stato, all’orizzonte non ci sono buone notizie per Barack Obama.
Sono andata domenica al seguito di due volontarie del Senatore dell’Illinois a bussare sulle porte delle case di un quartiere residenziale abitato dalle famiglie della mitica classe media americana, per lo piu’ bianchi, lavoratori e protestanti o cattolici.
Incontriamo per primo un signore di mezz’eta’ che rovista nel proprio camioncino da idraulico parcheggiato fuori dalla villetta a schiera color pastello. “Credetemi, non volete sapere per chi voto io,” ci dice. “A me piace l’idea di un governo limitato, quando si comincia a sentire parlare di un intervento governativo piu’ massiccio, ecco non sono affatto contento”. E poi ci offre un esempio di governo interventista davvero illuminante. “Quando vado a comprare le sigarette per esempio”, racconta convinto, “e mi chiedono la carta d’identita’ per dimostrare che sono maggiorenne, mi pare davvero una cosa assurda”. Lo in
fastidisce l’idea che il governo americano non si fidi a sufficienza dei tabaccai da lasciargli decidere indipendentemente se un cliente ha o meno superato la maggiore eta’. “Vi sembra che possa avere meno di 18 anni?” ridacchia soddisfatto.
In realta’, il problema per Obama nelle primarie di martedi’ non sara’ il voto dei Repubblicani quale il nostro idraulico, bensi’ quello dei Democratici. In questo quartiere dove i volontari vengono mandati semplicemente perche’ ricordino ad elettori che sono teoricamente gia’ sostenitori di Obama di andare a votare, la maggioranza delle persone che ci aprono la porta pare ormai aver deciso in favore di Hillary Clinton. Una di queste, Pamela, ci dice; “Ancora non vedo l’arrosto dietro a tutto il fumo di Obama, e non mi piace la strategia che ha scelto di essere cosi’ aggressivo negli attacchi contro Clinton”.
C’e’ da chiedersi quanto abbia inciso, in queste decisioni di voto, il commento fatto da Barack Obama la settimana scorsa a proposito della fede religiosa come fuga dalla realta’ e riparo dalle difficolta’ economiche. Parole che hanno offeso gran parte della nazione, sicuramente devono aver avuto un’impatto su queste aree in cui sono forti i sentimenti protestanti e cattolici della gente.
In mattinata, prima di partire per il porta-a-porta, Shana, la responsabile dell’ufficio di Obama a West Chester ci aveva preavvisato. “Qui ci sono numerosissime parrocchie molto attive”, dice spiegando come mai il giro per contattare gli elettori a casa non cominci prima delle 11. “La gente e’ a messa la domenica mattina”. Shana e’ con la campagna di Obama dal New Hampshire, ed e’ arrivata qui dopo aver lavorato in Georgia, South Carolina e Virginia. “In New Hampshire neanche si parlava di religione, invece qui e’ una parte importante della vita dei residenti”.

Foto Originali di Valentina Pasquali

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